lunedì 29 dicembre 2008

Segna Sempre Lui

CHI E' IL BOMBER LE FOCHE???


La stagione del 1995/96 ha visto la Cavese disputare uno dei peggiori campionati in assoluto della sua storia. Inserita nel Girone H del Campionato Nazional Dilettanti, gli aquilotti si salvarono soltanto a fatica, piazzandosi all’undicesimo posto. Al di là del piazzamento finale la squadra biancoblu deluse soprattutto sotto il profilo tecnico e del gioco, praticamente latitante per l’intero arco del torneo. Eppure quella Cavese era nata sotto ben altre ambizioni, sotto il primo anno di presidenza di Franco Troiano, che insieme ad altri imprenditori cavesi aveva rilevato la società dalle mani di Pasquale Sorrentino. Purtroppo, però, scelte tecniche inizialmente sbagliate, portarono la Cavese a costruire una squadra con molte difficoltà di amalgama, ma sostanzialmente scarsa nei suoi effettivi. Eppure, nonostante tutto, nel marasma generale la Cavese ebbe la fortuna di trovarsi in rosa un giocatore fortissimo, che disputò per nostra fortuna un’annata strepitosa, salvando la squadra dalla retrocessione unicamente con le proprie forze. L’identikit ci porta al nome del bomber Alessandro Le Foche, nato a Sezze il 22 febbraio del 1978, che i dirigenti metelliani avevano pescato quasi per caso tra le riserve dell’Ischia. Tra l’altro il centravanti era giunto a Cava de’ Tirreni già dopo la preparazione estiva.
Rino Santin si era assunto il difficile compito di costruire una squadra competitiva per la Serie D, anzi in grado addirittura di vincere il campionato. Aveva così affidato la panchina all’esordiente Ciro Biliardi, suo discepolo già da calciatore, anche se l’ex-centrocampista biancoblu non vantava alcuna esperienza come allenatore. L’inizio del campionato difatti fu subito traumatico. La Cavese impattò all’esordio per 0 a 0 a Scafati, dove si registrarono anche scontri tra tifosi e costretta quindi a giocarsi per squalifica la prima casalinga sullo sperduto terreno di Tricarico in Basilicata contro il Molfetta. Fu proprio in terra lucana che Le Foche si fece conoscere dai suoi nuovi tifosi, andando subito in gol, anche se la Cavese non andò oltre l’ 1 a 1 contro il pugliesi. Addirittura dopo questo secondo pareggio Biliardi fu esonerato e sulla panchina aquilotta andò a sedersi lo stesso Santin, che tentò di salvare il salvabile senza riuscirci. Anzi alla terza giornata arrivò anche la prima sconfitta del campionato in casa della Sangiuseppese. Anche se ancora una volta per gli aquilotti segnò Le Foche, che si registrò come unica costante positiva in casa metelliana.
Il buon Le Foche si fece trovare in uno splendido stato di forma e, pur non assistito a dovere, si fece trovare sempre pronto all’appuntamento con il gol, magari anche in modo spettacolare. La Cavese arrancava disperatamente in campo, fin quando la palla perveniva al centravanti partenopeo sempre in grado di impensierire la difesa avversaria di turno. Anche se fin a quel momento in carriera il bomber non era stato per niente fortunato. Aveva esordito nelle giovanili della Vis Sezze, e quindi passato al Savoia e poi all’Ischia, si era distinto per doti tecniche, ma non aveva mai inciso sottorete. La maglia metelliana gli portò evidentemente bene, visto che l’attaccante riuscì praticamente a sbloccarsi subito e a fare quasi sempre gol. Andò a segno con costanza, gonfiando la rete di Massafra, Maglie per due volte, Rotonda e Melfi, ancora con una doppietta. Anche se i suoi gol servirono poco alla classifica della Cavese, che continuava a collezionare sconfitte. Allora la società decise ancora per un cambio di allenatore, richiamando in panchina il vecchio profeta Franco Liguori, che doveva dare una sferzata decisiva alla squadra. La Cavese finalmente raccolse un successo, battendo nel grigiore generale il Terzigno con un gol manco a dirlo di Le Foche. In effetti il centravanti partenopeo firmò una serie di prodezze indelebili nella memoria del calcio cavese. Addirittura contro il Galatina al Lamberti Alessandro Le Foche firmò una roboante tripletta nel faticoso 3 a 2 finale inflitto ai salentini. Ed ancora un gol risolutivo lo firmò in casa al cospetto del Canosa, battuto per 2 a 1, per mano di un gol del nostro bomber ed un altro dello sfortunato Dino De Rosa, infortunatosi malamente nella fase cruciale del campionato. La perdita del regista fu pesante per la Cavese, che ora appoggiava tutte le responsabilità ancora di più su Le Foche. Intanto Liguori per sua fortuna aveva trovato tra i pali un portierino dalle grandi doti atletiche, un certo Cristian De Min, insuperabile in particolar modo in una difficile partita ad Altamura, contro i locali guidati da Ezio Capuano.
Ad ogni modo le uniche imprese della Cavese in quella stagione continuò a firmarle il bomber Alessandro Le Foche, che nelle 31 partite giocate complessivamente andò in gol per ben 26 volte. E se pensiamo che la Cavese in tutto il campionato realizzò 37 reti, possiamo capire la reale impresa del nostro centravanti. Le Foche vinse la classifica dei bomber, pur giocando in una squadra effettivamente debole, che Liguori portò alla salvezza tra mille peripezie, costretta ad elemosinare in campo l’ultimo punto in casa all’Altamura, che vinceva meritatamente il campionato. Torino ebbe comunque modo di distinguersi al di là dei gol per una grande tecnica di base ed un repertorio completo in fase realizzativa. Sapeva infatti insaccare sia di fino che di potenza, così come sapeva colpire inesorabilmente di testa. I tifosi della Sud gli dedicarono un coro senza bisogno di commenti ulteriori: “E segna sempre lui, si chiama Bomber Le Foche…..”. Sulle note di uno identico che i supporters laziali cantavano al loro pluricannoniere Beppe Signori in Serie A.
Cava de’ Tirreni fu il trampolino di lancio per Le Foche, che fu notato dal Ravenna, compagine che disputava addirittura la B. Il nostro bomber compì il triplo salto di categoria ed anche in Emilia Romagna lasciò il segno, soprattutto indirettamente per i tifosi della Cavese. Infatti, realizzò il suo primo gol cadetto proprio, neanche a dirlo, contro la Salernitana. Episodio che fu salutato con una incontenibile ovazione al Lamberti. Rimase al Ravenna soltanto per quella stagione per accasarsi quindi al Gualdo, anche se trovò molta fortuna al Messina, segnando caterve di reti in Serie C2 e in Serie C1. Tante reti che permisero ai peloritani di tornare nelle sfere del calcio che conta. Anche se improvvisamente l’idillio con la squadra dello Stretto si ruppe e Le Foche cambiò spesso squadra. Avellino, La Spezia e Legnano furono le sue successive tappe, anche se il bomber Le Foche aveva perso il suo feeling con il gol, non riuscendo più a rinverdire i fasti di Cava de’ Tirreni e Messina.
Nella stagione in corso Le Foche si è accasato agli Amatori Calcio Sezze nel tentativo di ritrovare il gol perduto. Con un po’ di rammarico per quei tifosi come quelli della Cavese che avevano scoperto quel giocatore che magicamente segnava sempre lui.





CARRIERA


Stagione Squadra Pres Reti
1991/1992 Vis Sezze (D) 12 4
1992/1993 Savona (D) 14 8
1993/1994 Savona (D) 22 2
1994/1995 Ischia (Ecc.) 14 2
1995/1996 Cavese (D) 31 26
1996/1997 Cavese (D) 41 24
1997/1998 Ravenna (B) 28 28
1998/1999 Messina (C2) 41 31
1999/2000 Messina (C1) 15 22
2000/2001 Messina (B) 14 -
2001/2002 Messina (A) - -
2002/2003 Avellino (C1) 22 14
2003/2004 La Spezia (C2) 29 12
2004/2005 Legnano (Ecc.) 12 -
2005/2006 Ladispoli (Ecc.) 10 -
2006/2007 Supino (Prom.) - -
2007/2008 Sezze (Acli) 20 1
2008/2009 Sezze (Acli) 4 1